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Disperso nella palude

Un giornalista, a conoscenza di un caso di polizia ormai in archivio da mesi, andò nel presunto luogo dove era stati commessi tre casi diversi di sparizione.

Primo caso: 7ottobre alle ore 16:00, scomparsa ragazza dopo una gita in famiglia; i genitori affermano di averla chiamata più volte dopo averla vista entrare nella palude.

Secondo caso: 5 novembre, il fratello si reca a cercarla nella palude senza fare ritorno.

Terzo caso: 8 novembre, i genitori organizzano una spedizione per trovare i due ragazzi. Nel ritorno un membro della spedizione si disperde nella palude, il gruppo afferma di averlo cercato a lungo senza traccia.

Davanti alla palude il giornalista accese la telecamera, in caso avesse scoperto qualcosa. Dopo un pezzo di strada il giornalista trovò un oggetto molliccio avvolto dal fango; cautamente lo voltò e vide che era un braccio sanguinante staccato dal corpo della vittima. Ma chi degli scomparsi poteva aver perso un arto? Il giornalista aveva fatto qualche anno di lavoro nella polizia scientifica. Allora lo fece analizzare, e scoprì che si trattava dell’ ex sindaco della città. Sicuramente il sindaco in carica voleva metterlo fuori gioco!!Il giornalista fotografò la scena del ritrovamento. Continuò per parecchi finché scivolò su una roccia bagnata e finì in un buco. Ispezionò il buco, si fermò davanti a una parete di foglie e edera. Ci si appoggiò e cadde, non era una parete ma l’ entrata di un tunnel segreto. Da lì si poteva scorgere una luce provenire dal fondo. Il giornalista, con passi felpati, si avvicinò sempre di più alla meta. Ma ogni metro più avanti la paura aumentava. Poi, poco prima della meta, venne preso da un pensiero terrificante: il tunnel non era una vecchia miniera, l’ edera non era lì per caso, questo era il covo del presunto assassino!! A quel pensiero non ebbe neanche il tempo di difendersi dall’ attacco, l’ assassino lo bloccò mettendogli un coltello alla gola. Le ultime cose che vide prima di essere assassinato furono le vittime impiccate sui muri .Tra le persone impiccate c’ era anche l’ ex sindaco, ovviamente senza un braccio. Ma se il cadavere di esso si trovava lì voleva dire solo una cosa il sindaco era l’ assassino! Peccato non avrebbe mai potuto dirlo a nessuno.


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