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Paulo Dybala

Viene soprannominato La Joya, che in italiano significa 'il gioiello', appellativo inventato da un giornalista durante i suoi esordi a Córdoba, mentre negli anni a Palermo gli venne assegnato il soprannome affettuoso di U Picciriddu, che significa 'il bambino'.

Annoverato tra i talenti più promettenti della sua generazione, è un'elegante prima o seconda punta, dotato di estro e imprevedibilità. È bravo nel contropiede e nel dribbling, e riesce a segnare spesso dei gol di testa grazie alla rapidità negli spazi brevi e alla sua agilità. Può essere impiegato anche come trequartista, esterno offensivo o falso centravanti.

Mancino di pura classe, è bravo nel proteggere il pallone per far salire la squadra e nel pressare il portatore di palla avversario. Preferisce partire dalla fascia destra del campo per accentrarsi e tirare col suo mancino preciso e potente, specialmente con conclusioni dalla distanza. È un ottimo rigorista e anche un ottimo tiratore di calci di punizione.

Cresciuto fin da bambino nell'Instituto (una squadra di calcio), all'età di dieci anni ha sostenuto un provino con il Newell's Old Boys, ma il padre preferì farlo restare all'Instituto per la vicinanza a casa.

La stagione 2011-2012 disputata in Primera B Nacional, secondo livello del campionato di calcio argentino, è la prima da professionista, con un contratto da 900 euro all'anno, il minimo sindacale. Esordisce con la prima squadra dell'Instituto il 13 agosto 2011 in Instituto-Huracán (2-0) della prima giornata di campionato, giocando titolare e venendo sostituito al 71º da Marcelo Bergesse.

Realizza il primo gol nella giornata successiva, il 20 agosto, all'età di ancora 17 anni, in Aldosivi-Instituto (2-2): il suo è il gol del momentaneo pareggio per 1-1. La partita contro l'Atalanta, disputata l'8 ottobre e valida per la decima giornata, è invece quella in cui Dybala segna la prima marcatura multipla: in particolare viene realizzata una tripletta nel 4-0 finale in trasferta.

Chiude la stagione regolare con 38 presenze e 17 gol, fra cui un'altra tripletta nel 4-1 esterno allo Desamparados, il 26 marzo 2012 .

Nonostante fosse all'esordio, è stato uno dei migliori giocatori del campionato. Con la squadra ha ottenuto quattro record: è stato il più giovane a segnare un gol battendo il record di Mario Kempes; è stato il primo a giocare 38 partite consecutive in un campionato professionistico del paese, battendo nuovamente Kempes; è stato il primo a segnare due triplette in un campionato ed è andato in rete per sei partite consecutive di campionato (dalla 22ª alla 27ª giornata), superando il precedente primato di quattro partite di fila fatto registrare da vari giocatori.

Adesso è l’attuale numero 10 della Juventus.


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