Il gioco del pallone
Il gioco del pallone, notoriamente conosciuto come calcio, è un gioco praticato in tutto il mondo.
Si gioca in 11 e ci sono degli arbitri.
Il calcio ha diverse radici ed è difficile specificare dove sia nato.
In Cina s'iniziò a giocare a un gioco chiamato tsu-chu già nel 200 a.C. Quest'attività comportava l'uso del piede e di una sfera di pelle.
In Giappone, invece, il kemari era un gioco in cui ci si divideva in 2 squadre da 8 giocatori che dovevano colpire una palla con i piedi, col fine di farla arrivare in un'area delimitata da due alberi.
In Grecia, invece, si giocava ad episkyros, altra attività che i romani chiamarono harpastrum, dal greco arpazo, strappare. Questo si praticava utilizzando una palla fatta di stracci.
Nell'Italia rinascimentale si praticava il calcio fiorentino che contava 27 uomini da una parte e dall'altra.
Quello che somiglia di più al calcio odierno, però, si è diffuso in Inghilterra dal 1700. E infatti fu proprio in Inghilterra e precisamente a Cambridge nel 1846, che nacque la prima squadra di calcio; nel 1863 in Gran Bretagna si contavano già 11 squadre e la prima Football Association, che nacque il 26 ottobre 1863.
Ronaldo
(a destra nell’immagine) e Messi (sotto)
sono attualmente i calciatori più forti del mondo. Ronaldo ha fatto 667 goal mentre Messi 654.
Paulinho, Leonardo Bonucci, Kwadwo Asamoah, Luka Modric, Toni Kros, Giorgio Chiellini, Marcelo, Carlos Tevez, Gareth Bale, Karim Benzema, Paulo Dybala, Manuel Neuer, Gerard Pique, Gianluigi Buffon, Luis Suarez, Sergio Ramos, Neymar Jr, Andrea Pirlo, Zlatan Ibrahimovic sono altri calciatori molto forti.
A fianco vedete Paulo Dybala.
Altri calciatori molto forti in pensione: Pelé, Maradona, Platini, Deco, Alex del piero, Carles Puyol.
Il primo gol di Del Piero.
LA STORIA DI PELÈ
Conosciuto anche come O Rei e stato l’unico calciatore al mondo ad aver ricevuto il pallone d’oro fifa onorario È l'unico calciatore al mondo ad aver vinto tre edizioni del campionato mondiale di calcio, cosa avvenuta con la Nazionale brasiliana nel 1958, 1962 e 1970.Il suo gol realizzato alla Svezia nella finale del 1958 è considerato il terzo più grande gol nella storia della Coppa del Mondo FIFA e primo tra quelli realizzati in una finale di un campionato del mondo. La FIFA gli riconosce il record di reti realizzate in carriera, 1281 in 1363 partite mentre in gare ufficiali ha messo a segno 761 reti in 821 incontri con una media realizzativa pari a 0,92 goal a partita. Pelé nel corso della sua carriera si è dimostrato un calciatore completo, capace di coniugare tecnica e abilità atletiche, intelligenza e velocità, precisione nei passaggi e senso del gol.A tal proposito, si ricorda che segnò cinque reti in un solo incontro in almeno sei occasioni, realizzò quattro gol in una singola partita trenta volte ed aggiunse a ciò
novantadue triplette. Figlio dell’ ex calciatore Dondinho che terminò prematuramente la propria carriera a causa di un infortunio al ginocchio, e di Maria Celeste Arantes, Pelé fu inizialmente soprannominato Dico dai suoi parenti. A 5 anni, nel 1945, si trasferì con la famiglia a Bauru.
Da bambino si guadagnò compensi extra pulendo scarpe e quando il padre gli disse di giocare a calcio inizialmente, vista la povertà della famiglia, non poté comprare un pallone ma giocò solitamente con un calzino o degli stracci riempiti con carta e legati con un laccio, oppure con un frutto di mango.
Fu in quel periodo che un suo compagno di scuola gli diede il soprannome Pelé. Il nomignolo gli fu dato per farlo arrabbiare, poiché Pelé pronunciava Pilé il nome del portiere Bilé. Sebbene egli non abbia mai nascosto di non gradirlo, esso rimane l'appellativo con cui è stato consegnato alla storia del calcio. In realtà, Pelé ha sempre ricordato con orgoglio come il suo vero nome, cioè Edison o Edson, con il quale vorrebbe essere chiamato, gli sia stato imposto in onore di Thomas Alva Edison. La prima squadra in cui giocò Pelé fu il Bauru, squadra dilettantistica locale, ma a breve fu notato da Waldemar de Brito, ex nazionale brasiliano degli anni trenta e quaranta, che all'età di 15 anni lo convinse a fare un provino per il Santos . Nel 1956 Waldemar de Brito disse alla dirigenza del Santos che quel ragazzino di 15 anni sarebbe diventato il miglior calciatore del mondo.
Pelé raggiunse così le giovanili del Santos e vi giocò per una stagione prima di raggiungere la prima squadra.
Pelé debuttò con la maglia del Santos il 7 settembre 1956.
Nel 1957, all'inizio della stagione, Pelé, che fu soprannominato Gasolina in onore di un cantante brasiliano, fu inserito stabilmente come titolare della prima squadra e, all'età di soli 16 anni, divenne il capocannoniere del Campionato Paulista. Dieci mesi dopo aver firmato il suo primo contratto professionistico il ragazzo fu anche convocato in Nazionale.
Sia dopo il Mondiale 1958 che quello del 1962, diverse squadre europee offrirono cifre importanti per acquistare il giovane giocatore, fra cui il Real Madrid, la Juventus e il Manchester United; nel 1958 l'Inter riuscì persino a fargli stipulare un regolare contratto, ma Angelo Moratti si vide costretto a stracciarlo in seguito a un'aggressione subita dal presidente del Santos a opera di un tifoso. Nel 1961, comunque, il governo del Brasile dichiarò Pelé "Tesoro nazionale" per evitare qualsiasi possibile trasferimento.
Nel marzo 1961, Pelé invece ha realizzato il cosiddetto gol de placa (gol da targa): una rete contro il Fluminense, ritenuta così spettacolare che fu realizzata una targa con una dedica al più bel gol mai segnato al Maracanã.
Negli anni sessanta e settanta il Santos era considerata tra le squadre migliori del mondo, tanto che girava i continenti disputando amichevoli con innumerevoli squadre, una sorta di Harlem Globetrotters del calcio. Il 22 novembre 1964, nella gara Santos-Botafogo , batté otto volte il portiere.
Singolare è l'episodio avvenuto in Colombia in cui un arbitro espulse O Rei: il pubblico si imbestialì a tal punto che Pelé rientrò in campo e fu il direttore di gara stesso a dover abbandonare il rettangolo verde.
Per non parlare del fatto che nel 1967 le due fazioni che stavano combattendo la guerra civile in Nigeria firmarono una tregua di 48 ore per poter vedere giocare Pelé in amichevole a Lagos.
Il 19 novembre 1969 Pelé segnò il 1.000º gol in carriera. La rete è stata realizzata contro Edgardo Andrada del Vasco da Gama su calcio di rigore allo Stadio Maracanã.
Nel 1975, dopo un anno lontano dai campi di gioco, Pelé fu ingaggiato dai New York Cosmos, squadra della North American Soccer League, che gli offrì, con il consenso del governo brasiliano, un contratto di circa 4,5 milioni di dollari per tre anni .
Il 1º ottobre 1977 Pelé concluse la sua carriera disputando un'amichevole tra Cosmos e Santos, le sue due squadre. La partita fu disputata in un Giants Stadium tutto esaurito e fu trasmessa dalle televisioni di 38 Paesi di tutto il mondoIl brasiliano giocò il primo tempo con i Cosmos e il secondo con il Santos. Il match fu vinto dalla squadra statunitense: a segnare furono Reynaldo per l'1-0 del Santos e Pelé su punizione nella prima metà della gara e Mifflin, che all'intervallo aveva preso il posto dello stesso Pelé nelle file dei Cosmos, per il 2-1 finale. Durante l'intervallo i Cosmos ritirarono la maglia numero 10 di Pelé e alla fine della partita O Rei, impugnando una bandiera del Brasile nella mano destra e una degli Stati Uniti in quella sinistra, fu caricato sulle spalle dai compagni di squadra e portato in trionfo fuori dal campo. Dopo il suo ritiro J.B. Pinheiro, ambasciatore brasiliano presso l'ONU, dichiarò: «Pelé ha giocato a calcio per ventidue anni e durante quel periodo ha promosso l'amicizia e la fraternità mondiali più di qualunque ambasciatore»
Pelé si ritirò dal mondo del calcio dopo aver realizzato 1.281 golche gli valsero il titolo di più grande goleador della storia del calcio. Arthur Friedenreich, secondo alcune fonti, forse anche per un errore di trascrizione, avrebbe segnato ancora di più: ben 1.329 reti dal 1909 al 1935, ma a differenza di O Rei non esistono statistiche ufficiali per confermarlo e quindi per la FIFA il primato spetta a Pelé.
Pelé fu convocato dal CT verdeoro Feola per i Mondiali 1958 svoltisi in Svezia. Pelé disputò la prima partita ai Mondiali contro l'URSS nella fase a gironi. Era il più giovane del torneo e il più giovane ad avere mai giocato una partita della fase finale della Coppa del Mondo. Realizzò il primo gol ai Mondiali contro il Galles il 19 giugno 1958, rete che determinò l'1-0 finale consentendo al Brasile di qualificarsi alle semifinali. In semifinale contro la Francia il 24 giugno Pelé segnò una tripletta che determinò il 5-2 finale. Grazie a queste reti diventò il più giovane marcatore nella storia della Coppa del Mondo (17 anni e 239 giorni) e anche il più giovane a realizzare tre gol (17 anni e 244 giorni).
LA FINALE CONTRO LA SVEZIA
Il 29 giugno 1958 Pelé scese in campo allo stadio Råsunda nella finale contro i padroni di casa della Svezia e a 17 anni e 249 giorni fu il più giovane calciatore a giocare una finale di Coppa del Mondo. La Seleção sconfisse la Svezia per 5-2 aggiudicandosi il suo primo titolo mondiale, anche grazie a due reti di O Rei. Il primo gol di Pelé, un pallonetto a superare il difensore che lo marcava, seguito da un preciso tiro al volo, in seguito è stato scelto come uno dei più grandi gol nella storia della Coppa del Mondo .A fine torneo Pelé poteva vantare sei gol realizzati in quattro partite giocate .
Il 30 maggio 1962 contro il Messico, prima partita dei Mondiali in Cile al quale il Brasile, guidato da Moreira, era qualificato di diritto in qualità di detentore del titolo, Pelé fu autore dell'assist per il primo gol di Zagallo e segnò il secondo che decretò il 2-0 finale dopo avere superato quattro difensori.
Il 2 giugno, però, nella seconda gara contro la Cecoslovacchia, O Rei si infortunò mentre stava tentando un tiro da lontano e fu sostituito da Amarildo.Pelé a causa di quell'infortunio dovette saltare tutte le altre gare della competizione, ma a guidare il Brasile verso il suo secondo titolo mondiale fu Garrincha.