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Sherlock Holmes

Sherlock Holmes è ricordato ancora oggi come il miglior investigatore del mondo nella storia del giallo. Ha iniziare dal primo caso uno studio in rosso di esso sono stati pubblicati 22 romanzi e altri 56 racconti. Assumendo il ruolo di icona del giallo, venendo ripreso in numerose opere teatrali, cinematografiche e televisive

Le origini del personaggio non vengono rivelate dall'autore che si limita a brevi cenni sul suo passato. Nel racconto L'ultimo saluto. Un epilogo, ambientato nel 1914 (e compreso nella raccolta L'ultimo saluto di Sherlock Holmes), si dice che ha circa 60 anni.[7][8] Le storie del personaggio sono quasi tutte raccontate in prima persona dal personaggio del dottor John Watson - suo amico e biografo - che Holmes conosce nel 1878 quando cerca un coinquilino con cui dividere l'appartamento al 221B Baker Street.

Il personaggio e il suo successo segnarono profondamente la carriera di scrittore di Doyle, il quale giunse a volersi liberare della propria creazione in modo drastico e nel racconto L'ultima avventura, il personaggio venne fatto morire nel corso di un duello con l'arcinemico Moriarty ma, in seguito alla richiesta dei lettori, fu convinto a scrivere un nuovo romanzo, Il mastino dei Baskerville, ambientato prima della sua morte, avvenuta nel 1891 per poi, - dato che il corpo non era mai stato ritrovato - farlo ritornare in vita e in attività ne L'avventura della casa vuota, ambientata nel 1894 e, nei tre anni precedenti si narra che si tenne nascosto per aiutare in segreto il governo britannico.

Infine, dopo una lunga carriera, Holmes si ritira prima nel Sussex a studiare l'apicoltura, quindi in una fattoria vicino a Eastbourne, dedicandosi alla filosofia e all'agricoltura, non prima di aver aiutato l'Inghilterra nel corso della prima guerra mondiale, come agente del governo.

Caratterizzazione del personaggio

Le caratteristiche fisiche vengono delineate nel primo romanzo, Uno studio in rosso, nel quale dà sfoggio delle sue abilità deduttive, descrivendo minuziosamente la sua attività di consulente investigativo per coloro che sono vittime di casi apparentemente irrisolvibili. Nello stesso romanzo Watson descrive le caratteristiche salienti di Holmes:

«Sherlock Holmes - I suoi limiti

  1. Conoscenza della letteratura - Zero.

  2. Conoscenza della filosofia - Zero.

  3. Conoscenza dell'astronomia - Zero.

  4. Conoscenza della politica - Scarsa.

  5. Conoscenza della botanica - Variabile. Sa molte cose sulla belladonna, l'oppio, e i veleni in genere. Non sa niente di giardinaggio.

  6. Conoscenza della geologia - Pratica, ma limitata. Distingue a colpo d'occhio un tipo di terreno da un altro. Rientrando da qualche passeggiata mi ha mostrato delle macchie di fango sui pantaloni e, in base al colore e alla consistenza, mi ha detto in quale parte di Londra se l'era fatte.

  7. Conoscenza della chimica - Profonda.

  8. Conoscenza dell'anatomia - Accurata, ma non sistematica.

  9. Conoscenza della letteratura scandalistica - Immensa. Sembra conoscere ogni particolare di tutti i misfatti più orrendi perpetrati in questo secolo.

  10. Buon violinista.

  11. Esperto schermidore col bastone, pugile, spadaccino.

  12. Ha una buona conoscenza pratica del Diritto britannico. Arthur Conan Doyle con questo personaggio vuole insegnare l’arte della deduzione a partire dai piccoli dettagli apparentemente insignificanti. Il dottor Watson resta sempre affascinato dalle deduzioni dell’amico gli chiede ‘’Ma come fa a dire queste cose?’’(si danno sempre del lei io lo trovo strano per un amico ) Lui risponde: ‘’Io vedo quanto lei Watson, solo che osservo anche!’’ o se no “Il mondo è pieno di cose ovvie che ne nessuno mai osserva”.


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